Il musicista olandese Melchior Rietveldt è stato contatto della BREIN (Bescherming Rechten Entertainment Industrie Nederland - Protezione dei diritti dell'Intrattenimento dei Paesi Bassi) per la creazione della colonna sonora per uno spot sull'antipirateria. Nel contratto stipulato si prevedeva la proiezione di tale spot solamente nel corso dei vari festival del cinema, tuttavia tale spot è stato inserito in numerosi DVD rendendo, tecnicamente, l'utilizzo della colonna sonora illegale.
Il musicista, scoperto l'illecito, contatta la Buma/Stemra, una sorta di SIAE olandese che tutela e garantisce le royalties ai propri iscritti, la quale pretende una lista di tutti le pubblicazioni dello spot. Tale lista non è mai stata consegnata, ma risulta che lo spot sia stato inserito in 71 DVD commerciali. Nonostante numerosi acconti ed un tentativo di accordo forfettario, il musicista viene risarcito con poco più di 100.000€, una cifra ben al di sotto di quanto gli sarebbe effettivamente spettato.
La Corte Distrettuale di Amsterdam ha inoltre condannato la Buma/Stemra (La SIAE olandese) al pagamento di una multa di 20.000€ per negligenza nell'assicurare il dovuto al proprio associato, nonché a pagare le spese processuali, con l'obbligo di attivarsi per per far avere il dovuto al musicista in tempi brevi.
La vicenda è a dir poco paradossale. Maliziosamente si vorrebbe sottolineare l'ipocrisia di queste società di protezione dei diritti, ma bisognerebbe considerare anche l'ipotesi del "l'errore umano". Tuttavia, quella lista mai pervenuta ...
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